Come previsto dal CCNL sottoscritto il 5 febbraio 2021, le parti si sono incontrate per calcolare i nuovi minimi, sulla base della stima dell’inflazione misurata dall’indice Ipca, al netto dei beni energetici importati.
Pertanto, a giugno, i dipendenti del settore a livello C3, potranno godranno di un incremento sui minimi pari a 123,40 euro medi mensili e non di 27,00 euro, come stabilito in sede contrattuale.
L’aumento sarà del + 6,6% per tutti i livelli.
Di seguito i nuovi minimi salariali in vigore dal primo giugno (alleghiamo anche il volantino FIOM con, in evidenza, gli incrementi):
Livello | Minimi dal 1°giugno 2023 |
D1 | 1.608,67 euro |
D2 | 1.783,90 euro |
C1 | 1.822,43 euro |
C2 | 1.860,97 euro |
C3 | 1.993,04 euro |
B1 | 2.136,25 euro |
B2 | 2.291,85 euro |
B3 | 2.558,63 euro |
A1 | 2.619,93 euro |
Nuova spirale inflazionistica, adeguamento dei salari, impoverimento delle imprese ? Lo scopriremo solo vivendo.